Sito nato il 16 marzo 2006                                                                                                                                                                   Pagina aggiornata: mercoledì 14 ottobre 2009


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Gabriele Majo ci ha scoperti su Internet e ci ha messo a disposizione la sua storia e numerosi programmi delle radio nelle quali ha lavorato. E' forse il più giovane radio "pirata" che conosciamo e siamo davvero orgogliosi di ospitarlo tra le nostre pagine.

In effetti, nonostante oggi abbia appena 45 anni (e magari molti di voi mi invidieranno per questo...) ho avuto la fortuna di vivere in prima persona i primi mesi di vita di Radio Parma (oggi ribattezzata dalla nuova gestione "RpR": che bestemmia!!!) grazie all'opportunità che il Direttore Carlo Drapkind mi offrì (alla tenera età di 11 anni), chiamandomi a collaborare con l'emittente. Era il 14 giugno 1975 quando mi presentai in Via dei Farnese 8 per intervistarlo per un giornalino ciclostilato che distribuivo nel mio quartiere (L'Eco del Quartiere) e finì che fu lui a mettermi per primo il microfono sotto il naso (quello del suo mitico registratore a bobine Tandberg), incuriosito perchè si era spinto fino lì un bambino giornalisticamente attratto dal fatto che fosse nata una radio in città.

Dal 15 giugno 1975 diventai a tutti gli effetti un collaboratore della radio: non ero solo la mascotte o il vivandiere (a quel tempo i compensi per le prestazioni erano pranzi o panini, e a me, che ero il più piccolo, toccava il compito di andarli a prendere in bicicletta in una salumeria convenzionata di Via Verdi), ma, grazie all'acuto spirito di osservazione - certamente favorito dal fatto che a quella età le capacità di apprendimento sono assai sviluppate - presto iniziai a disimpegnarmi bene nella parte tecnica (a parte una volta che - tagliando un inestetico cavo che secondo me rovinava il look della sede, correndo dagli studi al tetto - causai accidentamente l'interruzione delle trasmissioni...) ed ovviamente in quella giornalistica, seguendo una precoce vocazione (ricordo ad esempio una difficile intervista a Pannella, che non so proprio come riuscii a fare, dal momento che la preparazione specifica non poteva certo essere ottimale...)

Nell'agosto dello stesso anno, in coppia con Luigi Furlotti - anche lui un teen ager, ma di anni ne aveva 16 contro i miei 11 - mi cimentai nel mio primo programma musicale: "Juke Box", una classifica nella quale figuravano Barry White ("What Am I Gonna Do With You") e Patty Pravo (Incontro). Anni dopo, da altri microfoni (quelli di Onda Emilia, 1984), sarei diventato celebre, specie tra le ragazzine (con mio grande vanto...) per il programma Dedichevolissimevolmente, che già nel 78 conducevo in ore serali, quindi con altro target, su Radio Emilia (dove ero approdato a settembre, assieme al Direttore Carlo Drapkind, transfughi da Radio Parma, con tutti gli onori del caso: un bel camice bianco ed i "galloni" di Responsabile del Servizio Tecnico e del "Notturno")...

Dalla conduzione (e redazione) dei giornali radio e delle rassegna stampa (stupendi i Natale e le altre festività comandate trascorse davanti ad un microfono ad informare ed allietare gli ascoltatori tra i mille scherzi che ci facevamo in onda e non tra di noi, o ai carabinieri che chiamavamo per sapere quanti centimetri di neve c'erano nelle più lontane e sparute località del nostro Appennino) alle drammatiche dirette in occasione di eventi catastrofici come il terremoto dell'83 (il fatiscente magazzino di formaggio riadattato come sede di Radio Emilia ebbe non pochi danni, ma io e qualche altro coraggioso sfidammo la sorte entrando in quelle stanze, che poi sarebbero state puntellate, per continuare il nostro filo diiretto con gli ascoltatori) o la esplosione del Padiglione Cattani dell'Ospedale Maggiore (1979), successivamente passai (proprio io che non ho mai fatto attività fisica in vita mia, e che durante l'ora di ginnastica a scuola fogonavo per andare a trasmettere...) alla redazione sportiva, che stava dando segni di cedimento proprio in quella stagione 1989-90 che sarebbe terminata con la promozione in serie A del Parma Calcio.

A novembre di quell'anno, vincendo la paura dell'aereo, con quello che i colleghi di allora ribattezzarono un vero e proprio colpo di mano, organizzai di nascosto la rientrèe di un radiocronista epurato per motivi sindacali, ma che per me era il migliore di tutti (Gianni Barone), per garantire la radiocronaca diretta di Cagliari-Parma. Da quel giorno in poi le mie domeniche sarebbero state votate in toto alla squadra della mia città, di cui ho avuto la fortuna di raccontare i trionfi nazionali ed internazionali,

(Gabriele Majo ottobre 2009)

Gabriele Majo "tiene" in mano la prima sede di Radio Parma

La prima "uscita" radiofonica di Gabriele

  

Puoi ascoltare i programmi di Gabriele Majo cliccando sulle radio di cui ci ha fornito il materiale.
Radio Parma
Radio Emilia Eco Radio
(Parma
)

 

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